Gentili associate,

cari associati,    

Il 19 settembre scorso si sono tenuti, presso il magnifico complesso del Castelgrande di Bellinzona, i festeggiamenti per celebrare il raggiungimento del secolo di vita della nostra gloriosa associazione.

Oltre 100 persone hanno partecipato alla commemorazione che è iniziata con la parte ufficiale ed ha  visto quali protagonisti il sindaco di Bellinzona on. Mario Branda che ha posto l’accento in particolare sulle prestazioni che il servizio pubblico dovrebbe garantire , la presidente del Consiglio degli Anziani del Canton Ticino signora Maria Luisa Delcò che ha trattato la problematica dell’anziano in un contesto attuale di cambiamenti, l’ex presidente Renato Ramazzina che si è soffermato su alcuni aspetti vissuti dalla nostra associazione e  per finire il nostro presidente Leonardo Agustoni.

Quest’ultimo ha voluto ribadire il fatto che l’esistenza di un’associazione di pensionati, vale a dire di persone di una certa età, dopo 100 anni, si può senz’altro asserire che ci troviamo di fronte ad un piccolo miracolo. A differenza di altre associazioni nelle cui fila vi sono, oltre a persone  anziane, anche giovani, per la PFTM non è facile trovare qualcuno che dopo tanti anni al servizio della Confederazione abbia ancora le necessarie motivazioni per occuparsi di un’associazione con centinaia di aderenti.   

Ha in seguito voluto rendere omaggio alle migliaia di associate e associati che nel corso di cento anni hanno garantito il loro appoggio e che oggi non sono più tra di noi, invitando i presenti ad un attimo di raccoglimento.

Ha quindi voluto ricordare che il 2 agosto del 1924 un gruppo di impiegati della Confederazione fondò la nostra associazione che a quei tempi si chiamava “Società del Personale Federale a riposto TICINO” ed aveva l’obiettivo di aiutare gli associati che si fossero trovati in difficoltà in un cantone che in quel periodo conosceva la povertà.

Sono poi stati evocati gli anni difficili dovuti alla depressione degli anni venti  e trenta, alla seconda guerra mondiale e al Covid 19, mettendo in risalto il fatto che in tutte questi circostanze il personale federale con la sua dedizione ed abnegazione ha saputo garantire alla popolazione svizzera la funzionalità delle istituzione e dei servizi. La posta ha sempre funzionato, i telefoni garantivano i contatti tra la gente, le ferrovie assicuravano i collegamenti, l’esercito in collaborazione con la dogana presidiava, in occasione della seconda guerra mondiale, i confini per tutelare l’incolumità della popolazione e per scoraggiare le mire di conquista da parte di nazioni a noi vicine.

Ha quindi rievocato alcuni interessanti avvenimenti succeduti in questi cento anni con un crescendo di appuntamenti che ogni anno vengono proposti ai propri aderenti.

 Il presidente conclude il suo intervento citando il motto che ha caratterizzato il passato, caratterizza il presente e dovrebbe caratterizzare anche il futuro:

Un secolo di impegno e comunità, guardando al futuro con gratitudine e speranza

 

I partecipanti hanno poi potuto gustare nel cortile del castello un ricco aperitivo allietato dalle allegre note della bandella La Castellana per poi accomodarsi nella sala del ristorante per assaporare un ottimo pranzo. Non sono mancate le sorprese poiché alle gentili signore sono state distribuite delle truffes in una confezione personalizzata per l’occasione. Ai soci invece è stato fatto omaggio di una bottiglia di vino anch’essa personalizzata. Il tutto è visibile nelle foto che accompagnano questo scritto.

Questa splendida giornata apprezzata da tutti ha voluto significare la conclusione, nel migliore dei modi, del primo secolo di vita con la speranza che chi ci seguirà  lo possa fare altrettanto con gioia, soddisfazione e con orgoglio  fra cento anni.

Cordialmente

Società Pensionati Federali Ticino e Moesano

Per il comitato:

Leonardo Agustoni, presidente