Soggiorno ad Abano Terme

Abano Terme è il principale centro delle Terme Euganee, i benefici terapeutici che si ricavano dalle acque termali, uniti all’organizzatissima struttura alberghiera, fanno di Abano Terme una delle località fango-termali più importanti al mondo.

Per la quarta volta, dal 19 al 26 maggio  la nostra associazione ha scelto l’Hotel Venezia 4**** come residenza per una cinquantina di partecipanti in pensione completa e, novità, tutti in camera confort ad un prezzo  di assoluta concorrenza. Infatti 890 fr. per persona comprendono il viaggio in comodo bus da turismo, soggiorno di 7 notti in pensione completa con bevande incluse e il pranzo sulla via del ritorno a Peschiera.

L’opinione generale è che si è trattato di un soggiorno riuscitissimo  caratterizzato da allegria e gioia di restare assieme. Sicuramente l’anno prossimo verrà ancora proposto questo apprezzato appuntamento.

Abano Terme 2024 – le impressioni di Fiorenzo Falconi

Settimana di fine maggio con tempo capriccioso che però non ha influito sul soggiorno di una
cinquantina di pensionati in cerca di svago tranquillo in compagnia. E questa non è mancata, è stata gradevole e apprezzata. Come altri anni si sono formati spontaneamente gruppi di discussione eintrattenimento, con scambi secondo le situazioni. Piscina, negozi, mercati e giochi hanno occupato i partecipanti in modo rilassato e allegro. In particolare il gioco delle carte ha ingaggiato fino a tarda ora un gruppo di signore campionesse di “burraco”. Ciò non ha lasciato indifferenti gli uomini che, per evitare perdite d’immagine, si sono lanciati in dispute a scopa, il tutto accompagnato dai soliti sani commenti…

E così è nata una poesia che ci ha fatto rivivere queste serate mentre si viaggiava sulla strada del ritorno…

I è sparii, tütt a ’n bòtt,
in fund ala sala, in un cantún,
i a töi sü al dü da cópp,
i è fö dala nòsta visiún.

Una lüs che fa ambiént,
un tavul, un “séparé”,
quatru pòst pai cuncurént,
e trii par vedé e tasé.

D’un mazz da cart preziós
man espèrt i fa distribüzziún,
i tégn al fiaa, i è silenziós,
cumincia la cumpetizziún.

Chi sbircia, chi spéra,
chi tö sü e chi métt gió,
chi taca là senza fa féra,
l’è ‘na bisca, un casinó.

E d’un colpu, cumè ‘na bumba,
un esclamazziún, una ridüda,
l’è finii al tasé da tumba,
la partida, quaidün, i l’a vingiüda.

E i óman? I è gió, i cünta i segúnd
che batt un vécc pendulún,
dopu che i a méttü a pòst al mund
cul sètt bèll i salva la repütazzziún.

Infín la lunga sira l’è finída,
s’è smurzaa i lüs sül casinó,
tücc i è prunt per una durmída,
e al mund al va inanz ammò.

Sono sparite, tutto d’un tratto / i fondo alla sala, in un angolo / hanno “preso il due di coppi” / sono fuori dalla nostra visione / Una luce che fa ambiente / un tavolo, un “separé” / quattro posti per i concorrenti / e tre per vedere e tacere / D’un mazzo di carte prezioso / mani esperte fanno distribuzione / tengono il fiato, sono silenziose /comincia la competizione / Chi sbircia, chi spera / chi prende e chi mette giù / chi aggiunge senza far “fiera” / è un a bisca, un casinó / E d’un colpo, come una bomba / un’esclamazione, una risata / è terminato il silenzio di tomba / la partita, qualcuno, l’ha vinta / E gli uomini? Sono giù, contano i secondi / che batte un vecchio pendolone / dopo aver messo a posto il mondo / con il sette bello salvano la reputazione / Infine la lunga sera è finita / si sono spente le luci sul casinó / tutti sono pronti per una dormita / e il mondo va avanti ancora.

Fiorenzo Falconi