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IL MUSEO SI PROPONE QUALE MEMORIA DEL PASSATO, LA SOLA CHE PUÒ DARE UN SENSO AL PRESENTE E AL FUTURO
Associazione Museo della Radio

Nel 1932 la Radio Svizzera di lingua Italiana, aveva iniziato le sue trasmissioni in filodiffusione, grazie alla rete telefonica, dal primo studio di Lugano. Nel 1933 si chiamava Radio Monte Ceneri, poiché entra in servizio la “Stazione radio nazionale onde medie del Monte Ceneri”.

Il Museo della Radio è nato il 18 aprile 2001.

La trasformazione dell’Azienda Svizzera delle PTT - Azienda che da sempre ha gestito gli impianti di telecomunicazione - in Telecom PTT e quindi in Swisscom, ha motivato alcuni collaboratori pensionati del settore radio, a fondare l’Associazione Museo della Radio (AMRA).
Questo statuto è stato ritenuto la formula migliore per garantire sia la riuscita sia il futuro del Museo. Gli oggetti raccolti in tanti anni sono ora esposti al pubblico, grazie allo spazio concesso da Swisscom Broadcast. La convinzione che tutto ciò non doveva sparire o restare nascosto come patrimonio privato, ma diventare conoscenza e utilità comune, è stata poi condivisa da molti donatori che hanno aiutato l’AMRA ad arricchire la collezione.

Suscitando anche qualche emozione, il Museo della Radio desidera penetrare nel mondo magico, a tratti misterioso, della trasmissione senza fili. Grazie ai mezzi della radiocomunicazione, voci, suoni e immagini del mondo penetrano nella vita di ognuno di noi. Il Museo vuole in tale modo ricordare il significato più profondo della presenza della Radio che, inventata da G. Marconi nel 1895, ha accompagnato ed accompagna la Storia del vissuto politico e socioculturale di persone e Paesi collaborando al progresso nel cammino dell’umanità.
In questa prospettiva, di una storia ancora giovane, l’esposizione presenta:
- la ricostruzione di apparecchi usati all’inizio della storia della radio,
- apparecchi per la riproduzione sonora,
- valvole termoioniche e altri componenti,
- elementi della filodiffusione, (radiotelefono),
- apparecchi di ricezione e di trasmissione radio nelle varie gamme,
- apparecchi di ricezione e di trasmissione televisiva,
- apparecchi della telefonia mobile,
- apparecchi di misurazione.

Il Museo dispone pure di una biblioteca. In essa storia e tecnica sono documentate: con il complemento di parecchie dimostrazioni, il Museo offre la possibilità di meglio capire quello che continua ad essere il miracolo di un fenomeno invisibile e prodigioso.

Il Museo della Radio si raggiunge uscendo dall’autostrada E35/A2 a RIVERA/TI, proseguendo per il vicino MONTE CENERI e attraversando la Piazza d’Armi fino alla ben visibile antenna. Esso è aperto il primo mercoledì feriale di ogni mese dalle 0900 alle 1700, oppure su richiesta, in particolare di gruppi, telefonando al n. 079 620 02 06. RA04.02.2020


Fonte: Renato Ramazzina - Bellinzona


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IL MUSEO SI PROPONE QUALE MEMORIA DEL PASSATO, LA SOLA CHE PUÒ DARE UN SENSO AL PRESENTE E AL FUTURO

Associazione Museo della Radio

Nel 1932 la Radio Svizzera di lingua Italiana, aveva iniziato le sue trasmissioni in filodiffusione, grazie alla rete telefonica, dal primo studio di Lugano. Nel 1933 si chiamava Radio Monte Ceneri, poiché entra in servizio la “Stazione radio nazionale onde medie del Monte Ceneri”.

Il Museo della Radio è nato il 18 aprile 2001.

La trasformazione dell’Azienda Svizzera delle PTT - Azienda che da sempre ha gestito gli impianti di telecomunicazione - in Telecom PTT e quindi in Swisscom, ha motivato alcuni collaboratori pensionati del settore radio, a fondare l’Associazione Museo della Radio (AMRA).
Questo statuto è stato ritenuto la formula migliore per garantire sia la riuscita sia il futuro del Museo. Gli oggetti raccolti in tanti anni sono ora esposti al pubblico, grazie allo spazio concesso da Swisscom Broadcast. La convinzione che tutto ciò non doveva sparire o restare nascosto come patrimonio privato, ma diventare conoscenza e utilità comune, è stata poi condivisa da molti donatori che hanno aiutato l’AMRA ad arricchire la collezione.

Suscitando anche qualche emozione, il Museo della Radio desidera penetrare nel mondo magico, a tratti misterioso, della trasmissione senza fili. Grazie ai mezzi della radiocomunicazione, voci, suoni e immagini del mondo penetrano nella vita di ognuno di noi. Il Museo vuole in tale modo ricordare il significato più profondo della presenza della Radio che, inventata da G. Marconi nel 1895, ha accompagnato ed accompagna la Storia del vissuto politico e socioculturale di persone e Paesi collaborando al progresso nel cammino dell’umanità.
In questa prospettiva, di una storia ancora giovane, l’esposizione presenta:
- la ricostruzione di apparecchi usati all’inizio della storia della radio,
- apparecchi per la riproduzione sonora,
- valvole termoioniche e altri componenti,
- elementi della filodiffusione, (radiotelefono),
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- apparecchi di ricezione e di trasmissione televisiva,
- apparecchi della telefonia mobile,
- apparecchi di misurazione.

Il Museo dispone pure di una biblioteca. In essa storia e tecnica sono documentate: con il complemento di parecchie dimostrazioni, il Museo offre la possibilità di meglio capire quello che continua ad essere il miracolo di un fenomeno invisibile e prodigioso.

Il Museo della Radio si raggiunge uscendo dall’autostrada E35/A2 a RIVERA/TI, proseguendo per il vicino MONTE CENERI e attraversando la Piazza d’Armi fino alla ben visibile antenna. Esso è aperto il primo mercoledì feriale di ogni mese dalle 0900 alle 1700, oppure su richiesta, in particolare di gruppi, telefonando al n. 079 620 02 06. RA04.02.2020


Fonte: Renato Ramazzina - Bellinzona


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